Padiglione Cina Per Expo Milano 2015 / Tsinghua University + Studio Link-Arc
Vista da sud / ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia

Dettagli del progetto:
Località: Milano, Italia
Cliente: China Council for the Promotion of International Trade
Organizzatore: Expo Milano 2015
Architetto: Tsinghua University + Studio Link-Arc
Architetto capo: Yichen Lu (Tsinghua University + Studio Link-Arc)
Project Manager: Kenneth Namkung, Qinwen Cai (Studio Link-Arc)
Team di progetto: Alban Denic, Shuning Fan, Mario Bastianelli, Yoko Fujita, Chen Hu, Ching-Tsung Huang, Hyunjoo Lee, Dongyul Kim, Ivi Diamantopoulou, Wei Huang, Zachary Grzybowski, Elvira Hoxha , Aymar Mariño-Maza, Zoe Zhou (Studio Link-Arc)
Fotografie: Sergio Grazia

Rifiutando la tipica nozione di padiglione culturale come oggetto in una piazza, il China Pavilion è invece concepito come un campo di spazi. Immaginato come una nuvola in bilico su una “terra di speranza”, il Padiglione è vissuto come una serie di programmi pubblici situati sotto un tetto galleggiante, il cui design unico crea un’immagine iconica per il progetto e una presenza unica all’interno dell’area dell’Expo.

© Sergio Grazia

Il tema del Padiglione della Cina è “The Land of Hope”. Il progetto incarna questo attraverso la sua forma ondulata del tetto, derivata dall’unione del profilo di uno skyline cittadino sul lato nord dell’edificio con il profilo di un paesaggio sul lato sud, esprimendo l’idea che la “speranza” può essere realizzata quando la città e la natura esistono in armonia.

Vista da sud / ©Sergio Grazia

Concepito come una struttura in legno che fa riferimento al sistema a “travi sopraelevate” che si trova nell’architettura tradizionale cinese, il tetto del padiglione utilizza anche la tecnologia moderna per creare campate lunghe adatte alla natura pubblica dell’edificio.

© Sergio Grazia

Il tetto è ricoperto da pannelli in scandole che fanno riferimento alla tradizionale costruzione del tetto in ceramica, ma sono reinterpretati come grandi foglie di bambù che migliorano il profilo del tetto mentre ombreggiano gli spazi pubblici sottostanti. Progettati come schermi a strati, questi pannelli aggiungono consistenza e profondità al tetto del Padiglione e creano suggestivi effetti di luce e trasparenza al di sotto.

© Sergio Grazia

Sotto il tetto, il piano terra dell’edificio è definito da un paesaggio di grano (la “terra della speranza”) che fa riferimento al passato agrario della Cina. Questo paesaggio naturale si trasforma senza soluzione di continuità in un’installazione multimediale a LED al centro che costituisce il fulcro del programma espositivo dell’edificio.

© Sergio Grazia

L’intera offerta espositiva e culturale del Padiglione è vissuta come una sequenza di spazi, a partire da un’area di attesa esterna nel paesaggio, che porta a uno spazio espositivo a tema con installazioni interattive e offerte culturali provenienti da diverse province cinesi.

© Sergio Grazia

Successivamente, i visitatori vengono guidati su una scala pubblica in leggera pendenza fino a una piattaforma panoramica sopra l’installazione multimediale, dopodiché vengono guidati in uno spazio multimediale con un cortometraggio incentrato sulle riunioni di famiglia durante l’annuale Festival di Primavera cinese. Questa sequenza si conclude con i visitatori che escono dall’edificio su una piattaforma sopra il tetto di bambù che gode di ampie vedute del parco dell’Expo.

Vista da sud / ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia ©Sergio Grazia